Portovenere 2015: cronaca di una crociera

Agosto a Portovenere ha sempre un perché: innanzi tutto per la rada fantastica, con poche imbarcazioni all’ancora (la maggioranza dei crBolina Portovenereocieristi preferisce l’arcipelago toscano); il panorama visto dal mare poi, ti cancella di colpo la routine quotidiana dalla mente, facendoti vivere ed apprezzare momento per momento.

Comunque la ciurma de “Gli Sbandati” a Portovenere si è ritrovata la mattina del venerdì come da programma. Oltre a Massimo, lo skipper, e Andrea, l’armatore che tutto il mondo ci invidia, ci sono Emily, Valentina, Ilaria e Lorenzo.
Due parole per conoscersi (con le persone giuste bastano), un briefing sul programma e alle 10:30 si mollano gli ormeggi.
Usciti dalsgombo_pescato porto patana, si procede pertanto a motore e c’è subito lo spunto per parlare della secca della Meloria, ma soprattutto per spiegare i segnali cardinali e di acque pericolose, argomenti importanti per tutti i naviganti.
Nei pressi dello Ship Light ecco il vento. Viene da circa 330°, la nostra rotta è 325° da Livorno, perciò non il massimo ma usciti fuori qualche miglio iniziamo a bordeggiare.
Mancano circa 35 miglia all’arrivo. Il vento è sui 7/8 nodi reali e la velocità varia intorno ai 4. E’ il momento giusto per la traina. Detto fatto, arriviamo a virare a nord di Viareggio con qualche preda per la sera. L’equipaggio a rotazione speriportovenere2015_1menta i vari ruoli ed intanto il vento rinforza sui 15 N, aumentano anche la velocità e lo sbandamento, facciamo un bordo di circa un’ora in fuori (di scarso come suol dire) ed ancora una virata. La prua non è su Portovenere ma ci avviciniamo. Il vento è in calo, si può tornare alla traina e il mare ci regala altri sgombri. Poi un pochino di motore per arrivare verso le 21,30 in rada.
Un bagno notturno è d’obbligo, il mojito artigianale, poi la meritata cena con risotto popone e menta, per poi passare agli sgombri sapientemente sfilettati e cucinati alla maniera de Gli Sbandati. L’abbinamento con un bianco di Pitigliano viene da sé ed i brindisi non si contano.
CozzataIl sabato un po’ di relax e dopo una passeggiata a terra si salpa verso le Cinque Terre. Siportovenere2015_2 dà àncora poco al di fuori del parco e si impara la tecnica della vela tra un bagno e l’altro in un’acqua splendida. Poi il rientro a Portovenere con vento favorevole, dopodiché la cena con grande cozzata a bordo. Per non farsi mancare niente l’abbinamento è stato con un Ferrari rosé… Prima del meritato riposo come di consueto uno sguardo al meteo del giorno dopo, un po’ di instabilità ci suggerisce di svegliarci presto.
Domenica pronti a partire verso le 8:00. Prua subito su Livorno e si procede a motore per un paio d’ore poi ecco il vento previsto, quello giusto che stavolta ci permette di rimanere in rotta. Una mano di terzaroli per tenere la barca stabile (c’era pure una partita a carte in corso) e via. L’alternanza al timone a barra è istruttiva e divertente e le miglia scorrono veloci per entrare infine in porto a Livorno nel pomeriggio in tempo per assistere alle Frecce Tricolori, degna chiusura di una tre giorni da veri Sbandati.Arrivederci a Portovenere 2015